
La Normativa Europea etichettata come “Pacchetto Economia Circolare” varata a Strasburgo il 30 maggio 2018 ed in vigore dal 4 luglio 2018, deve essere recepita dai paesi membri entro il 5 marzo 2020.
Il pacchetto costituito da 4 Direttive del Parlamento Europeo e del Consiglio Ue, modifica ben 6 precedenti Direttive Europee e pone nuovi obiettivi in termini di riciclo degli scarti (vedi immagine).
Entro il 2025 il 55% dei rifiuti urbani dovrà essere riciclato, tale percentuale dovrà salire al 60% entro il 2030 ed al 65% entro il 2035.
Entro il 2025 il 65% degli imballaggi dovrà essere riciclato, anche questa percentuale dovrà attestarsi al 70% entro il 2030.
A partire dal 2025 tutti i “rifiuti pericolosi” dovranno essere raccolti separatamente.
Entro il 2024 i rifiuti di tipo biodegradabile dovranno essere raccolti separatamente o conferiti nei compost per il riciclaggio casalingo.
Si abbatte invece la percentuale di rifiuti conferibili in discarica, si dovrà arrivare ad una percentuale massima del 10% entro l’anno 2035.
In Italia, il Ministero dell’Ambiente ha fornito le prime due bozze di schema per il recepimento delle suddette direttive Ue, che attualmente riguardano rispettivamente:
1 – Rifiuti organici;
2 – Fanghi di depurazione;
Nei prossimi articoli approfondiremo i diversi aspetti relativi alle 4 direttive sopra descritte.
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